sabato 14 maggio 2011

Volevo dire

"volevo dire
cieli vuoti di un blu che fa male."


E poi ho detto che non mi sarei più arrischiata a cercare di scorgere pensieri filosofici nelle frasi da cioccolatino che ogni tanto si leggono sui muri.
La poesia è un'arma indiretta, non ferisce, non violenta chi non la sa, chi non la vuol capire. Sarebbe bello che leggessi di poesia ogni tanto, per curare un po' il cuore, per cercare nei labirinti bui di parole mescolate, un'alba, quella luce dorata che chiamo consolazione. Avresti un sorriso più bello e più consueto. Ma siamo tutti impacchettati come regali, da consegnare il giorno prestabilito e sul biglietto d'auguri c'è scritto "vado di fretta".
Dell'odio - diceva Baudelaire - bisogna essere avari.

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