sabato 30 giugno 2012

Una puntura di spillo.


Troppe orecchie (troppi occhi!) a cui parli, ma non certo le mie. Mi manca la presunzione per leggere il mio nome fra le tue righe.
La mia rassegnazione non sa di niente: questi silenzi irreversibili mi impediscono di arrivare a dire che forse è sempre stata la mia ambizione a disgustarti. Non sarei mai arrivata a dire “mediocre”, se tu ne avessi voluto assaggiarne un po’, ridendoci su, bevendo un caffè bruciato.
Ma è bastato un colpo di coda, una ferita superficiale perché si palesasse un’espressione sdegnata che non conoscevo, che non avrei voluto conoscere.
Non lo avverti, penso.
Chissà con chi parlavi.

“Eri più bella e più gentile prima di finire in pasto all’indolenza”

giovedì 7 giugno 2012

Non c'è più niente da temere

Ora che si gioca a carte scoperte, ad armi pari. Restano due ferite sui talloni, che non servono a niente.
Una prova che l'estate è iniziata e non riesco più a pensare.

sabato 2 giugno 2012

Scirocco

"Tesoro io per te sacrificherei la vita. Di chiunque. Anche la tua."

Non lo puoi sapere, cosa voglia dire essere un altro. Non te lo immagini: riuscire a comunicare tutto più apertamente e sinceramente proprio in virtù della propria falsità. Eppure io lo so, lo sento che l'amaro in bocca c'era, che la paura, se pur vincente, si scontrava drammaticamente col desiderio. Che siamo bravi a seppellirlo, tutti. Esseri umani dotati di ragione: la scusa di Voltaire per giustificare la nostra squallida formalità. Andrai - andremo - a scontrarci contro queste contorsioni: quella sarà la fine. O l'inizio.
Eppure fa finalmente caldo, il vento estivo gonfia le tende e sono così felice...
Ma sai, ho appena scoperto una cosa importante: l'onestà non giustifica la cattiveria.