sabato 20 ottobre 2012

Odio e desiderio.

"E l’amo tanto che non so come desiderarla.

Se non la vedo, la immagino e sono forte come gli alberi alti.
Ma se la vedo tremo, non so che ne è di ciò che sento nella sua assenza.
In tutto me stesso ogni forma mi abbandona."


L'idea di non brillare mi attanaglia giorno e notte. Di non essere guardata, capita; quasi che tu potessi guardare e capire: chiunque tu sia. Arriva il gelo della tua stagione e non mi sembra più d'essere me, costretta a muovermi in abiti troppo pesanti e goffi.
E' il freddo della nostra Inghilterra, che mai amerò tanto quanto il mare. Non riesco a scriverti, vedi? Mi piaci tanto che non so come desiderarti.

lunedì 1 ottobre 2012

Asciutte vicinanze.

Se sia un bicchiere di vino in più o una carezza spezzata a fare di me un perfetto incrocio fra una persona sincera e una gatta arrabbiata - questo nemmeno io posso dirlo.
Tu che hai capito? Cosa hai letto nel tremolio della mia voce, nel tono sommesso del mio "salve"?
Tu che hai cercato in questa affettata vicinanza?
Questo sprezzante universo ideale fatto di favole, fatica e penne.
Vorrei stringere mani, intessere discorsi e sorrisi. Una forma privilegiata e rarefatta di amore.

Ma ditemi, vi prego, voi almeno vi siete accorti di quanto, ma proprio tanto, siano più belli i miei occhi dei suoi?