venerdì 29 marzo 2013

Controcanto.

Un'anno fa, lo stesso profumo caldo di primavera portava malinconia e rassegnazione, lacrime e speranze vane. I campi di Margherite: una costante tra i miei desideri. Oggi non so dire; fa bene sentirsi diversi, nuovi e più liberi, fa un po' male avvertire che la malinconia si è travestita da desiderio, un desiderio di stagioni che passano, di soli che sorgono e tramontano, di margherite, viole, girasoli e alte scogliere a picco sul mare. Di viaggi e miraggi, di incognite, di miglioramenti. Di pomeriggi, da soli, stesi su un divano, con un libro sulle gambe e il sole che picchia, mentre le tende si muovono al vento, in attesa di un nuovo tuffo in acque gelate. In attesa di fare l'amore prima che siano le quattro di pomeriggio. Un ventaglio di cliches, storie già sentite, ma dall'odore intensissimo. E qualcuno, magari ora tu, vicino a me.

domenica 10 marzo 2013

Monstra

Vorrei mettere un'etichetta nuova all'assurdità: poche parole per descrivere ciò che non c'è. Come una musica per addormentarsi o un ballo solitario nel corridoio di casa, come il sole di marzo che si alterna al gelo, come le decisioni prese senza pensarci. Campionati mondiali del nonsense.
E' solo stanchezza o magari un prodigio?