venerdì 29 marzo 2013

Controcanto.

Un'anno fa, lo stesso profumo caldo di primavera portava malinconia e rassegnazione, lacrime e speranze vane. I campi di Margherite: una costante tra i miei desideri. Oggi non so dire; fa bene sentirsi diversi, nuovi e più liberi, fa un po' male avvertire che la malinconia si è travestita da desiderio, un desiderio di stagioni che passano, di soli che sorgono e tramontano, di margherite, viole, girasoli e alte scogliere a picco sul mare. Di viaggi e miraggi, di incognite, di miglioramenti. Di pomeriggi, da soli, stesi su un divano, con un libro sulle gambe e il sole che picchia, mentre le tende si muovono al vento, in attesa di un nuovo tuffo in acque gelate. In attesa di fare l'amore prima che siano le quattro di pomeriggio. Un ventaglio di cliches, storie già sentite, ma dall'odore intensissimo. E qualcuno, magari ora tu, vicino a me.

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